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Servizio energia elettrica, cambio gestore senza consenso: proteste anche a Salerno Primo piano 

Servizio energia elettrica, cambio gestore senza consenso: proteste anche a Salerno

Numerosi cittadini a Salerno e provincia stanno ricevendo lettere da parte di alcuni gestori di fornitura di energia elettrica, che informano di un contratto già attivato con la loro azienda, senza alcuna consapevolezza del consumatore. Secondo le comunicazioni, il passaggio sarebbe avvenuto dal servizio di maggior tutela di Enel, ma molti utenti non sono stati informati su condizioni e termini contrattuali. Il fenomeno ha sollevato forti proteste tra i residenti, con molti che si sono recati negli uffici delle società private e partecipate coinvolte. Alcuni consumatori stanno valutando azioni legali, con l’ipotesi di una class action per difendere i propri diritti. Anche i numeri verdi forniti nelle lettere non sono riusciti a chiarire la situazione, limitandosi a dichiarare che si tratta di un passaggio obbligato legato al ridimensionamento del servizio di Enel. Una pratica che ha destato preoccupazione e ha spinto i cittadini a chiedere maggiore trasparenza e risposte concrete. Cambio di gestore, dunque senza consenso, una pratica sempre più diffusa che può nascondere truffe ai danni dei consumatori. Il fenomeno riguarda principalmente l’attivazione di contratti luce e gas tramite telefonate, in cui gli agenti, spacciandosi per rappresentanti ufficiali di noti gestori o autorità, ottengono informazioni sensibili per finalizzare il passaggio a un nuovo fornitore senza il consenso esplicito del cliente Le modalità di inganno sono molteplici: da false promesse di offerte speciali a falsi obblighi legali che spingono il consumatore a firmare senza sapere di aver sottoscritto un contratto. La maggior parte dei casi si verifica tramite telefonate, in cui l’agente finge di essere parte di un’organizzazione ufficiale, raccogliendo dati come nome, codice POD e altri dettagli sensibili. In questi casi, i consumatori hanno il diritto di annullare il contratto. Se il cambio di gestore è stato effettuato senza consenso, è possibile esercitare il diritto di ripensamento entro 10 giorni dal contratto. In caso contrario, esiste una procedura di ripristino, che consente di tornare al vecchio gestore tramite reclamo formale e il supporto dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Gli esperti consigliano di diffidare da qualsiasi chiamata o visita non richiesta da agenti e di verificare sempre le informazioni prima di fornire dati sensibili. Chi è stato vittima di queste pratiche scorrette può contattare direttamente le autorità competenti e richiedere il risarcimento dei danni.

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